Se insegni italiano come lingua straniera o lingua seconda, sai molto bene che volere e volare sono due verbi che creano spesso confusione.
Quando questo accade durante una lezione, la cosa che faccio è disegnare una tabella dove coniugare il presente indicativo di tutti e due i verbi e metterli a confronto per far notare che volere è un verbo irregolare mentre volare è un verbo regolare di prima coniugazione.
Dopo aver paragonato i due verbi al presente indicativo, procedo con il futuro semplice e il condizionale presente di ciascuno dei verbi.
In tutti e due i tempi, volere prende una radice irregolare (vorr-), mentre volare segue la regola per la prima coniugazione regolare e cambia la –a in –e nella radice (vol-e-r).
Lavorando su queste differenze piano piano potremo aiutare gli studenti e le studentesse a usare volere e volare con più sicurezza.
Vi voliamo bene
Se vogliamo fissare questi due verbi nel processo di acquisizione, possiamo far ricorso come sempre alla cultura pop degli ultimi anni.
Alitalia nel 1996 creò una campagna commerciale con uno slogan azzeccatissimo: vi voliamo bene.
Dopo aver fatto il lavoro grammaticale, si può partire dall’espressione Ti voglio bene (o dal suo acronimo TVB, che molt* student* in contesto di apprendimento L2 hanno letto sicuramente da qualche parte) e chiedere come si arriva allo slogan Ti voliamo bene.
Puoi scaricare qui il foglio di lavoro per fissare la differenza tra volere e volare.
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