Educazione (inclusione) finanziaria per stranieri: guida di Italiano per Stranieri

L’educazione finanziaria è uno strumento di inclusione per tutti i cittadini. Se vivi in Italia, oltre a studiare la lingua italiana, è importante comprendere la lingua della burocrazia, cioè la lingua che si usa nei contesti bancari e di gestione dei soldi.

Insegnare italiano agli stranieri vuol dire anche insegnare la lingua della burocrazia. Ecco perché ho deciso di dedicare una sezione del blog a questo tema importante e sempre più attuale.

Ogni mese, infatti, troverai:

  • un articolo su educazione e inclusione finanziaria;
  • una guida di Italiano per Stranieri con parole utili per la tua vita in Italia.

Iniziamo oggi.

In questo articolo

La lingua dell’educazione finanziaria

Per ventidue anni mi sono occupata di soldi. Da dieci anni mi occupo di didattica. Senza saperlo, da sempre, mi occupo anche della lingua dell’educazione finanziaria.

Ecco come l’ho capito.

Quando lavoravo in banca i primi anni, facevo la cassiera nella sede romana di una banca milanese (la filiale è a Piazza Barberini, se ci passate oggi, c’è ancora).

C’era una cliente che aveva un po’ di difficoltà a compilare la distinta di versamento.

italiano per stranieri

Oggi per versare un assegno si può fare una foto e depositarlo tramite l’App della banca sullo smartphone, ma tanti anni fa era necessario scrivere sulla distinta di versamento: il numero di conto corrente, il nome e cognome dell’intestatario del conto, la descrizione dei valori (contanti o assegni) che si versavano.

In particolare, per i contanti si dovevano specificare i tagli e il numero di banconote, per gli assegni: la tipologia di assegno (bancario o circolare), il numero, la piazza, l’importo.

La signora di professione era una medica, quindi con un grado alto di istruzione. Mi ha chiesto di aiutarla nella compilazione e di fare una copia della distinta, che avrebbe usato ogni volta.

Educazione finanziaria e indipendenza

Era talmente contenta di essere diventata indipendente in questa operazione bancaria, che a volte la notavo mentre era in fila e aiutava le altre persone.

Quello è stato il momento in cui ho capito che mi piace spiegare le cose in modo chiaro, ma soprattutto mi piace che, dopo la mia spiegazione, le persone siano autonome.

Da quei primi anni come cassiera poi ho fatto una buona carriera e mi sono occupata della gestione dei portafogli.

Nel mio lavoro di consulente finanziaria ero prima di tutto divulgatrice.

Se all’inizio del nostro rapporto di lavoro, buona parte della mia clientela non sapeva la differenza tra un’azione e un’obbligazione, pochi anni dopo alcun* di loro erano capaci di individuare gli strumenti finanziari, comprenderne i rischi, e acquistarli tramite internet banking.

L’educazione (inclusione) finanziaria per stranieri

Torniamo ancora un attimo alla mia cliente istruita di Piazza Barberini.

Se una persona di madrelingua italiana, in possesso di laurea , aveva difficoltà in una delle più semplici operazioni bancarie, penso alle difficoltà per un* stranier* in Italia che va in banca a chiedere un mutuo, o a fare l’assicurazione della casa o della macchina.

A proposito: se ti è successo, puoi scrivermi e condividere la tua esperienza.

Il portale dell’educazione finanziaria: Quello che conta (?)

In Italia il sito Quello che conta è il portale dell’educazione finanziaria e promuove la conoscenza delle competenze finanziarie per dare la possibilità a tutti i cittadini di prendere le decisioni migliori nella gestione dei soldi, dei pagamenti, delle assicurazioni, etc.

Spero che il paragrafo che hai appena letto sia comprensibile.

Ho semplificato la prima parte del contenuto di questa pagina, che spiega quali sono gli obiettivi dell’iniziativa Quello che conta.

Questo è il testo originale:

Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ha lo scopo di promuovere e coordinare iniziative utili a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e migliorare per tutti la capacità di fare scelte coerenti con i propri obiettivi e le proprie condizioni

La promozione dell’educazione finanziaria è un’ottima cosa, questo è indubbio.

Ma non sarebbe meglio usare una lingua più chiara e lineare?

L’Italiano per stranieri e la lingua della burocrazia

Nel 2012 ho iniziato a collaborare con il Comune di Roma per insegnare Italiano agli Stranieri nella biblioteca del mio quartiere.

La mia classe doveva preparare l’esame per livello A2, necessario per prendere il permesso di soggiorno. In Italia lavoravano come badanti oppure facevano le pulizie o i muratori; alcun* di loro erano laureat* e nel paese d’origine erano professionist*.

Lavoravano, prendevano lo stipendio, chiedevano finanziamenti, mandavano i soldi alle famiglie, usavano il bancomat per prelevare o per fare la spesa.

La cosa più faticosa per loro era comprendere la lingua italiana delle istruzioni di accesso ai servizi telematici, oppure quella dei contratti di lavoro o per compilare un modulo di bonifico o un bollettino postale.

Spesso infatti mi chiedevano di fare una lezione su questa lingua italiana della burocrazia (detta anche burocratese).

Il punto è: come possiamo parlare di educazione e inclusione finanziaria per le persone che vivono in Italia, se la lingua italiana è il primo strumento di esclusione?

Italiano per stranieri e burocratese: come posso aiutarti?

Anche le persone con un livello intermedio-alto di italiano per stranieri trovano difficoltà di comprensione del burocratese, caratterizzato dall’eccessivo uso della forma passiva e un linguaggio vecchio ma ancora in uso.

Decidere di vivere in un paese straniero comporta delle scelte finanziarie e amministrative, come acquistare un immobile (cioè una casa, un negozio, un garage) oppure girare i soldi da un conto all’estero a un conto italiano o viceversa, o pagare le tasse relative alla casa, fare un assicurazione sulla macchina, etc.

Lezioni di italiano per stranieri specifiche per la lingua della burocrazia

Per ogni livello (anche per i livelli più bassi), se vuoi capire meglio la lingua della burocrazia, che è quello usato dalle banche e dalle varie istituzioni private e pubbliche, puoi contattarmi per un pacchetto di lezioni online.

Guida di italiano per stranieri

Ogni mese puoi leggere su questo Blog un articolo dedicato all’Educazione Finanziaria e scaricare la Guida di italiano per stranieri in .pdf.

Nella guida in allegato a questo articolo, trovi la spiegazione delle parole in grassetto.

Scarica la Guida di italiano per stranieri alla fine di questo articolo.

La lingua della burocrazia nei libri di italiano per stranieri

Per il tuo studio individuale, ecco una lista di libri di Italiano per stranieri dove ci alcuni capitoli dedicati al linguaggio burocratico utilizzato in contesti amministrativi, economici e finanziari.

ITALIANO di BASE preA1/A2 – Alma Edizioni – Italiano per Stranieri (modulo 6 In città)

ITALIANO di BASE A2+/B1 – Alma Edizioni – Italiano per Stranieri (modulo 5 Servizi in città)

Facile Facile EC (ninaedizioni.it) (Educazione Civica per livello A2/B1)

Italiano per economisti – Italiano specialistico – Alma Edizioni (A2-C2)

Nuovo Contatto C1 (loescher.it) (Unità 3 La lingua in movimento)

Nuovissimo Progetto italiano C2 (Unità 17 Fatta la legge, trovato l’inganno e Unità 19 Accidenti! Ho il conto in rosso)

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