Da dove deriva il colore rosa di giornali finanziari come il FT o il Sole 24 Ore? Scopritelo in questo articolo.
Per praticare l’abilità di comprensione orale del testo, scarica le attività didattiche e ascolta i podcast (speaker Marco Chiappini).
Il Financial Times nacque nel 1888 con il titolo di London Financial Guide.
Era destinato a un pubblico di lettori che facevano parte della comunità finanziaria della City di Londra.
Subito dopo un mese cambiò il nome in quello che tutti oggi conosciamo.
C’è un’altra cosa che tutti conosciamo, anzi, ri-conosciamo.
Si tratta dell’inconfondibile colore rosa con cui nel 1893 scelse di distinguersi dall’altro giornale per addetti ai lavori della City, il Financial News, con cui nel 1945, dopo più di mezzo secolo di rivalità, il Financial Times si fuse.
A differenza di oggi, all’epoca il colore rosa era anche più economico poiché si otteneva senza sbiancare la carta e per questo motivo anche il quotidiano sportivo The Sporting Times adottava la stessa tecnica.
In Italia le origini de Il Sole, progenitore del ben noto Il Sole 24 Ore, risalgono al 1865, destinato alla comunità degli affari milanese, mentre quelle del più moderno 24 Ore risalgono al 1946 e è proprio il 24 Ore ad avere le pagine color rosa, forse perché più facilmente reperibile appena finita la guerra.
La fusione delle due testate avvenne nel 1965: Il Sole portò in dote il conteggio delle annate pubblicate (nel 2020 siamo all’ Anno 156 di pubblicazione) e il 24 Ore conferì al nuovo giornale il caratteristico colore rosa.
Anche in Italia il colore rosa si rivela un tratto distintivo dei giornali sportivi. La Gazzetta dello Sport era verde originariamente, ma un mese dopo, a dicembre del 1898, passò al rosa, seguendo l’esempio della stampa d’Oltralpe che usava i colori proprio per non confondersi con gli altri giornali.