Il FTSE MIB, acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa è l’indice azionario di Piazza Affari per eccellenza.
Per praticare l’abilità di comprensione orale del testo, scarica le attività didattiche in .pdf e ascolta i podcast (speaker Marco Chiappini).
Accanto al FTSE Mib ci sono gli indici FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia Small Cap.
È il riferimento utilizzato da stampa e televisione per far capire come sta andando la Borsa in Italia.
All’interno del suo paniere ci sono i principali 40 titoli azionari italiani, che rappresentano circa l’80% della capitalizzazione complessiva del mercato della penisola.
Sono quindi le società italiane a maggior capitalizzazione, flottante, e liquidità, a guidare l’andamento dell’indice.
La capitalizzazione è il valore di mercato totale di tutte le azioni di una società; il flottante è il numero di azioni emesse, e che possono essere scambiate sul mercato; la liquidità è la disponibilità di mezzi di pagamento a brevissimo termine.
Circa due terzi dell’indice si concentra in una decina di società e questa concentrazione è evidente anche a livello settoriale; il settore finanziario occupa quasi il 40% dell’indice, seguito da quello energetico e dalle utilities.
Ogni trimestre avviene la revisione delle società che compongono il listino, a seguito di operazioni sul capitale, o di variazioni del flottante oppure dopo scorpori di rami d’azienda, fusioni, delisting (è la cancellazione dalle contrattazioni), o nuove quotazioni.
Gli indici principali di Piazza Affari: le piccole e medie imprese
Accanto al FTSE Mib ci sono gli indici FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia Small Cap.
Il primo indice accoglie le prime 60 società per capitalizzazione che non appartengono all’indice FTSE MIB; il secondo invece ospita le 120 società a bassa capitalizzazione, ma che di fatto rappresentano da sempre la punta di diamante dell’economia italiana.
Tra le società della piccola impresa quotate in Borsa ci sono marchi famosi come Bialetti, Geox, Pininfarina, Piquadro.
Anche le società a media e bassa capitalizzazione sono sottoposte a una revisione trimestrale, rendendo gli indici sempre dinamici e offrendo opportunità di diversificazione alle società di gestione del risparmio che ne replicano la composizione dei panieri.