Risale più o meno agli anni Novanta il consolidamento dell’uso di piuttosto che con valore disgiuntivo, cioè con il significato di oppure, dimenticando il suo uso corretto, quello di invece di.
Oltre all’abuso di piuttosto che, ci sono altri modismi che hanno preso piede nella lingua italiana in quello stesso periodo. Quant’altro, (ab)usato per dire eccetera, è uno di questi.
Per praticare l’abilità di comprensione orale del testo, scarica le attività didattiche in .pdf e ascolta i podcast (speaker Marco Chiappini).
Testo 1. Piuttosto che
Una ventina di anni fa, era la metà degli anni Novanta, lavoravo nella sede romana di una banca lombarda. Chiesi alla collega del comparto titoli se poteva consigliarmi qualche forma di risparmio e investimento.
All’epoca chi lavorava all’ufficio titoli o nel prestigiosissimo settore fidi era considerato un semidio.
Si trattava di una specie di prescelti, i miracolati dalla mega direzione generale che, grazie a una serie di benevole segnalazioni di capi ufficio e funzionari, erano stati messi sulla rampa di lancio per un carrierone a cui pochi, pochissimi, potevano ambire.
Oh! Naturalmente erano anche bravi,eh!
Naturalmente…
Ma torniamo al consiglio della mia collega.
Iniziò a sciorinare una lunga serie di fondi comuni d’investimento intervallati da un’altrettanta serie infinita di piuttosto che, rendendo quel monologo un po’ stonato.
“Beh guarda, c’è il fondo sui bond italiani, pubblici e privati, piuttosto che quello sui bond europei, piuttosto che i bilanciati, che hanno anche una parte di azionario, piuttosto che…..bla bla bla.“
Piuttosto che invece di oppure
Risale più o meno a quell’epoca il consolidamento dell’uso del piuttosto che con valore disgiuntivo, cioè utilizzato con il significato di oppure, dimenticando il suo uso corretto, ossia quello avversativo, con il significato di invece di.
Spesso le variazioni neo-standard della lingua italiana arrivano dalle classi più popolari, invece sembra che questo fenomeno sia nato tra i ceti agiati della zona di Milano, per poi propagarsi nel resto della Lombardia e del Paese.
In ambito bancario e finanziario l’uso del piuttosto che con valore disgiuntivo abbondava sulla bocca di tutti. Lavorando in un istituto che aveva sede a Milano e una diffusione capillare in tutta la Lombardia era impossibile non venirne invasi.
A proposito, chissà se la mia collega ha fatto il carrierone che gli alti ranghi della banca le avevano riservato…
Io, piuttosto che diventare come lei, ho dato le dimissioni.
Testo 2. Quant’altro
Nel dicembre del 2003 il glottoteta e scrittore Diego Marani stilò la classifica di parole e espressioni più odiate dai lettori del domenicale de Il Sole 24 Ore.
Oltre all’abuso del piuttosto che, in cima alla classifica c’erano altri modismi che all’epoca avevano preso piede nella lingua, e che continuano ancora oggi a essere molto usati.
Quant’altro è uno di questi.
Si tratta di un’espressione usata in chiusura di frase con il valore di eccetera, che potrebbe avere origine dalla semplificazione della formula e/o quant’altro ritenuto necessario, tipica del linguaggio burocratico.
Eccone un esempio trovato in rete a fine 2020 e che ho riadattato:
Oggi tenere i soldi fermi sul conto corrente è poco conveniente. I tassi di interesse sono ai minimi storici e un piccolo capitale di poche migliaia di euro fermo sul proprio conto rischia di diminuire velocemente tra costi di gestione, bolli E QUANT’ALTRO.
Eccone un altro, anche questo trovato online, su un sito che descrive le caratteristiche di alcuni fondi comuni d’investimento:
Le materie prime o commodity sono prodotti allo stato grezzo che vengono trattati sui mercati finanziari. Possono essere oro, petrolio, cereali, succhi d’arancia E QUANT’ALTRO.
Certi tormentoni come piuttosto che con valore avversativo, quant’altro, o anche come assolutamente sì! e assolutamente no!, hanno creato negli anni una specie di lingua plastica, i cui parlanti ricorrono a formule fisse rendendo le narrazioni terribilmente noiose, boriose…ECCETERA.