Il whistleblower è la persona che lavora per un’azienda e che ne denuncia attività non etiche o illecite alle autorità pubbliche, ai mezzi d’informazione, a gruppi di interesse pubblico.
Ma come si dice whistleblower in italiano?
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Intanto vi racconto un po’ di cose.
Questa è la storia di Hervè Falciani, un ingegnere di origini italiane nato a Monte Carlo, che aveva iniziato a lavorare al casinò della capitale monegasca per poi arrivare alla gestione della sicurezza informatica della filiale di Ginevra della HSBC, da dove nel 2009 è partita l’inchiesta Swissleaks.
L’inchiesta – durata otto mesi e coordinata da una rete di 185 giornalisti di 65 paesi diversi – racconta tre cose principali: i numeri di un vasto sistema di elusione ed evasione fiscale mondiale, i nomi delle persone coinvolte e il fatto che il meccanismo fosse accettato e addirittura incoraggiato da HSBC.
Evasione e elusione fiscale
Tra il 2001 e il 2008 Hervè Falciani lavora alla HSBC di Ginevra. Nel 2006 si occupa della riorganizzazione dell’archivio dati al fine di migliorarne la sicurezza ed è proprio in quell’occasione che si rende conto che i dati sono trattati in modo da favorire l’evasione fiscale.
Falciani propone ai vertici della filiale un sistema informatico che lasci traccia dei nominativi e delle transazioni, ma i suoi capi rifiutano la proposta.
Come spiegherà più tardi il Guardian, il sistema di evasione veniva facilitato proprio dalla filiale ginevrina della HSBC. Infatti dal 2005 la filiale avrebbe contattato i suoi clienti più facoltosi proponendogli di occultare i soldi in società con sede nei paradisi fiscali. La filiale avrebbe così permesso ai suoi clienti di eludere le tasse e nascondere milioni di dollari, distribuendo denaro contante non rintracciabile e dando consigli su come aggirare le autorità fiscali. Avrebbe infine fornito tali servizi anche «a criminali internazionali, uomini d’affari corrotti e ad altri soggetti ad alto rischio».
La lista Falciani
Nel 2009 Hervè Falciani decide di copiare i conti dai sistemi informatici. Si tratta di più di 10.000 clienti italiani, oltre 12.000 francesi, quasi 11.000 britannici, 6.000 statunitensi, 1.800 giapponesi e altrettanti spagnoli, 1.300 greci. E ancora i cinesi, i brasiliani, gli argentini, i turchi, i libanesi. Uomini e donne ricchissimi, provenienti da 183 paesi nel mondo, e che hanno distratto somme importanti al bene comune, alla collettività
La lista Falciani arriva alle autorità francesi che la divulgano ad altri paesi affinché verifichino le posizioni dei loro cittadini. Se in Gran Bretagna hanno recuperato 135 milioni di euro di imposte arretrate, in Spagna più di 220 milioni e in Francia 188 milioni, in Italia le numerose indagini per frode fiscale hanno portato all’apertura di svariati ricorsi, proprio sulla possibilità di usare i dati nelle dispute fiscali.
HSBC ha ammesso che ci sono stati comportamenti irregolari da parte della filiale svizzera, ma ha cercato di minimizzare spiegando che per molti anni dopo l’acquisto nel 1999 la HSBC Private Bank di Ginevra godeva di una certa autonomia all’interno del gruppo, oltre che di meno controlli.
Come si dice whistleblower in italiano?
Dentro un’azienda o una banca basta una sola persona contraria al mantenimento del segreto per far saltare tutto.
La cassaforte degli evasori, Hervè Falciani (con Angelo Mincuzzi)
Hervè Falciani è un segnalatore di illeciti, il primo ad aver innescato la miccia che ha fatto scoppiare il più grande scandalo bancario, quello dell’industria dell’evasione fiscale e che ha contribuito al recupero di ingenti somme di denaro da rimettere nelle casse degli Stati.
Ma nel 2014 Falciani è stato indagato dal governo federale svizzero per violazione del segreto bancario e per spionaggio industriale. L’accusa era quella di aver trafugato informazioni dagli uffici ginevrini della HSBC, passandoli illegalmente al fisco francese.
Il 27 novembre 2015 il tribunale di Bellinzona lo ha condannato a cinque anni di carcere per spionaggio economico.