Dalla dichiarazione dei redditi 2019/2020, l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni vanta un patrimonio di 40 milioni di euro, frutto di collaborazioni, sponsorizzazioni, e di incassi delle sue tre aziende. La pubblicità, che ricomprende anche i suoi post di Instagram, produce da sola un fatturato di 11 milioni di euro.
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Di recente Chiara Ferragni è entrata a far parte del CdA di Tod’s S.p.A., un’azienda quotata, controllata dalla famiglia Della Valle, e specializzata nella produzione di calzature, abbigliamento e accessori.
La notizia ha prodotto un balzo del 14% del titolo Tod’s a Piazza Affari.
Oltre ai riconoscimento del mondo economico e finanziario c’era già stato anche quello accademico: nel 2014, infatti, la Harvard Business School aveva reso Chiara Ferragni oggetto di studio per aver fatturato 8 milioni di euro con la sua linea di scarpe in solo 6 anni.
The Blonde Salad: l’idea vincente di Chiara Ferragni e Riccardo Pozzoli
Era il 2009 e mi trovavo a Chicago per il quadrimestre di lavoro legato ai miei studi di marketing. Mi sono reso conto che in America i blogger facevano tendenza e condizionavano moltissimo i consumi. All’epoca Chiara postava le foto dei suoi outfit su varie piattaforme social, ottenendo un grande seguito. Così ci è venuta l’idea di aprire un suo blog. Abbiamo intravisto un’occasione di business, anche se non sapevo dove ci avrebbe portato. Il primo passo è stato acquistare il dominio da un provider americano.
Sono le parole di Riccardo Pozzoli in un’intervista per il magazine Millionaire, fondatore del blog che ha lanciato insieme a Chiara Ferragni, The Blonde Salad, con un investimento iniziale di 510 dollari (“10 per il dominio, il resto per la macchina fotografica”).
Sempre nell’intervista a Millionaire, Riccardo Pozzoli racconta l’idea che c’è dietro alla nascita di The Blonde Salad, sottolineando quanto oltre all’idea siano stati fondamentali anche il team e la dedizione al 100%.
In primo luogo il nostro connubio: Chiara appassionata di moda e fotografia e io orientato al marketing e al business. Abbiamo intuito che le aziende avevano un’esigenza di visibilità a cui noi abbiamo risposto con un progetto chiavi in mano apposta per loro. Abbiamo messo insieme l’aspetto creativo con quello promozionale. La pubblicazione dei post (su moda, viaggi, lifestyle) ogni mattina alle 9 rendeva la lettura un’abitudine quotidiana. Con i primi ricavi abbiamo allargato il team. La crescita è stata graduale. Fondamentale è stata la scelta di viaggiare tanto e avere da subito un respiro internazionale.
The Blonde Salad: espandersi sul mercato senza farsi travolgere
Il progetto non ci ha messo molto a prendere il volo: a febbraio 2010 Chiara Ferragni è stata invitata per la prima volta alla Settimana della moda di Milano che ha aperto alla realtà emergente, tutta nuova, di The Blonde Salad numerose occasioni di visibilità, tra cui alcune proposte di partecipazione a programmi televisivi.
“(…) decidiamo di rifiutare le ospitate: il mondo della moda è molto snob e la tv ci avrebbe allontanati dal nostro obiettivo. A volte serve la sensibilità di capire qual è la strada giusta da seguire o da evitare”.
Riccardo Pozzoli (intervista a Millionaire)
E Chiara Ferragni e Riccardo Pozzoli la scelta giusta da seguire l’hanno sicuramente capita.
Così come hanno capito che per consolidare i risultati ottenuti ed espandersi è fondamentale cambiare, evolversi.
Con l’avvento di Instagram molti dei blog che erano popolari all’inizio degli anni Dieci sono spariti, mentre The Blonde Salad ha cavalcato l’onda di quella che all’epoca era una novità nel mondo dei social, per crescere ancora e diventare un magazine di costume.
Dalla promozione dei prodotti dell’industria della moda alla decisione di lanciare la linea di scarpe a marchio proprio, Chiara Ferragni Collection.
Tutto questo nel giro di pochissimo tempo e mettendo in pratica quelli che sono i principi cardine di un’attività imprenditoriale di successo: avere ben chiara la propria visione di come fare impresa e riuscire ad arrivare in maniera semplice e chiara a un pubblico sempre più folto.