La volta scorsa abbiamo parlato del tradizionale Btp, le cui caratteristiche lo hanno reso negli ultimi anni molto volatile e sensibile alle incertezze del paese, e quindi poco adatto ai portafogli dei risparmiatori più prudenti.
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Btp Italia
Per questo, dal 2012 il debito pubblico italiano si è arricchito di un altro tipo di obbligazione, il Btp Italia, un titolo indicizzato all’inflazione italiana, con cedole semestrali e di durata che va dai 4 ai 5, ai 6 e agli 8 anni, pensato “soprattutto per le esigenze di risparmiatori e investitori retail”.
Il suo rendimento è allineato all’evoluzione del costo della vita e questo gli garantisce una certa stabilità. Ogni sei mesi, chi ha investito in questo titolo riceve un tasso di interesse rivalutato all’inflazione, sulla base dell’Indice ISTAT sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi.
In caso di deflazione, cioè di inflazione negativa, viene comunque garantita la corresponsione degli interessi: le cedole vengono comunque calcolate sul capitale nominale investito.
Il Covid-19 e il Btp Futura
Al fine di finanziare la ripresa economica dal Covid-19 e le spese per fronteggiare la pandemia, prima fra tutti la campagna vaccinale, lo scorso 19 aprile il Ministero delle Finanze ha iniziato il collocamento del Btp Futura.
L’emissione del Btp Futura è stato oggetto di campagna di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini a sostenere il Paese e la sua ripresa, e per “accrescere l’interesse e la partecipazione verso gli strumenti di gestione del debito pubblico, garantiti dallo Stato e cruciali per spesare molti servizi/misure di cui i cittadini beneficiano ogni giorno”.
Lo spot presenta una carrellata di immagini che raccontano l’Italia innovativa, produttiva, solidale, accogliente, e sottolinea l’importanza del debito pubblico come una risorsa necessaria a sostenere la spesa per la vita di tutti i giorni: “la cura delle persone che amiamo, la salute delle nostre imprese, l’innovazione, la salvaguardia del nostro saper fare.”
E le tasse?
L’introduzione del Btp Futura, destinato proprio a un pubblico di piccoli investitori, fa riflettere su come il risparmio degli italiani rappresenti una risorsa in questo paese.
E anche una stortura.
Perché per coprire il debito pubblico si fa appello al risparmio.
Quando in realtà, questo dovrebbe essere coperto dalle tasse, che se tutti pagassero regolarmente, sosterrebbero la spesa pubblica.
Compresa quella sanitaria.
Ascolta il podcast (voce e musica di Marco Chiappini)