La nascita delle moderne banche è una storia tutta italiana e risale all’epoca rinascimentale, durante gli scambi commerciali che partivano dalle Fiandre e dal nord Italia, le due regioni più sviluppate d’Europa.
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La moneta di scambio delle merci era l’oro, che, oltre a servire nei pagamenti, era anche oggetto di lavorazioni artigianali da parte degli orafi.
Per conservare l’oro, questi usavano delle casseforti molto robuste.
Fu così che iniziarono a offrire un servizio di custodia ai mercanti che non volevano rischiare la pelle, andando in giro con tutto quell’oro che gli sarebbe servito per il commercio.
La nota di banco
In Toscana o a Genova, non si sa precisamente dove, nacque la prima funzione della banca moderna: il mercante depositava l’oro e otteneva in cambio una ricevuta.
La ricevuta sarebbe servita non tanto per riottenere indietro il denaro dall’orafo che lo aveva in custodia, ma per riscuotere una quantità di oro uguale a quella scritta sulla ricevuta, magari da un orafo di un’altra città e dietro il pagamento di una commissione.
La ricevuta si chiamava nota di banco, perché veniva firmata dall’orafo sul suo banco di lavoro; è facile intuire come questo titolo di credito a tutti gli effetti, sia l’antenato del moderno assegno.
Moderno, si fa per dire.
Un titolo di credito per essere affidabile deve essere coperto.
E la nota di credito aveva la copertura dell’oro che si trovava nei forzieri dell’orafo.
I prestiti e la creazione di moneta in circolazione
Fu per questo motivo che a un orafo, di cui non conosciamo l’identità, venne in mente di usare l’oro che aveva in cassaforte, e che era suo, per prestarlo a chi temporaneamente non ne aveva.
Questo aggiunse due funzioni classiche delle banche: l’erogazione di prestiti e la creazione di moneta in circolazione.
Quando prestavano l’oro, di fatto gli orafi potevano emettere una nota di banco a favore del loro debitore, creando così nuova moneta da spendere.
Naturalmente il valore dei crediti che gli orafi vantavano nei confronti di coloro a cui avevano concesso un prestito, e il valore dei debiti verso i mercanti che avevano depositato l’oro in custodia, doveva essere pari. Questo per garantire solidità e stabilità.
Il rischio a cui questi proto-banchieri si esponevano era quello di liquidità.
Che cosa avrebbero fatto se, nella stessa giornata, tutti i possessori di note di banco, esigibili a vista, si fossero presentati per riscuotere l’oro che avevano dato in prestito, a medio o lungo termine?
Era un rischio razionale e calcolato, a cui gli orafi riuscivano comunque a far fronte.
Pensate a cosa succederebbe a una banca, se tutti i possessori delle sue obbligazioni volessero indietro il capitale investito, e, allo stesso tempo, tutti i titolari di mutuo non pagassero regolarmente le rate…. anzi no! Non ci pensate!
La nascita delle banche: una storia tutta italiana
Abbiamo detto che la nascita delle moderne banche è una storia tutta italiana.
E ovviamente anche la parola stessa banca nasce in Italia per poi diffondersi in altre lingue.
Il francese banque, il castigliano banco, il catalano banc, l’inglese bank, il tedesco Bank, il turco banka, il somalo banki, lo swahili benki, il Tamil vanki.
L’origine risale intorno al 1280 e proviene dalla parola germanica banki, che indicava un sedile lungo e stretto, quella che oggi chiamiamo panca.
Su questi banchi delle botteghe degli orafi avvenivano le transazioni di scambio, perfezionate con la nota di banco.
Fino a una ventina di anni fa, alcuni istituti di credito italiani hanno mantenuto il termine “banco” nella loro ragione sociale: il Banco di Santo Spirito, il Banco di Roma, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia, tutti poi confluiti in istituti di credito più grandi.
Lombard Street
E ancora un’altra curiosità etimologica..
Lombard: nel Medioevo questa parola indicava gli abitanti della Francia meridionale, quelli dell’Italia Settentrionale e della Toscana, famosi proprio per l’attività di piccoli prestiti a tassi molto elevati.
Da Lombard, i nomi delle famose Lombard Street nella City, il quartiere finanziario di Londra, e la Rue des Lombards, un’animata via parigina nel quartiere di Les Halles.
Del resto, come si dice? Il denaro fa girare il mondo.