A fine 2020 gli italiani hanno aderito in massa all’iniziativa del Governo, Piano Italia Cashless, che prevede la possibilità di ottenere un rimborso del 10% sugli acquisti fatti con carta di credito, bancomat, e con altre App.
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I mezzi di pagamento usati per gli acquisti e l’IBAN del conto corrente si registrano sull’App Cashback, dove si sceglie anche la modalità di rimborso (che arriva a un massimo di 150€).
Lo scopo è quello di disincentivare, una volta per tutte, l’uso del contante.
Partita durante la stagione pre-natalizia, l’iniziativa ha fatto andare in tilt l’applicazione Cashback e ha causato rallentamenti anche sulle altre piattaforme di pagamento elettronico.
Sembra incredibile che gli italiani, talmente gelosi dei propri, preziosissimi, dati, da rifiutarsi di scaricare l’App Immuni, fondamentale per il tracciamento dei contagi da Covid-19, si siano precipitati senza indugio su Cashback!
Che abbiano forse scoperto, finalmente, la praticità e la sicurezza dei pagamenti elettronici?
Beh, alla buonora!
Nel 2013, in alcuni paesi dell’Africa subsahariana si poteva già pagare tramite tecnologia sms. Anche un caffè o un giornale.
Avete capito bene. Tramite-tecnologia-SMS.
Nel 2014 la Cina ha lanciato i pagamenti P2P, tra privati, con l’App di messaggistica WeChat.
Da pochissimi mesi in India ha preso il via WhatsApp Pay, ma non si sa ancora quando questo arriverà in Italia.
Ma una cosa è certa: la strada verso la riduzione del contante è ancora lunga.
La variazione degli importi per i pagamenti in contanti, che in vent’anni è passata da punte massime di 12.500€ del Governo Berlusconi nel 2002, a quelle minime di 1000€ del Governo Monti nel 2011, di fatto non è stata accompagnata da un cambio di mentalità.
E c’è di più
Gli italiani hanno vissuto queste misure via via sempre più stringenti come una specie di dittatura, e non come un efficace contrasto all’evasione fiscale e all’economia sommersa.
Al punto da preferire il contante per non sentirsi controllati da un immaginario Grande Fratello bancario.
E finché non si prenderà coscienza del fatto che la lotta all’evasione e al lavoro nero passa proprio dalla riduzione del contante, il Piano Italia Cashless sarà visto come una tessera sconti del supermercato.
Ascolta il podcast (Speaker e voce Marco Chiappini)